La colazione all’italiana è sempre stata cornetto e cappuccino? Chiaramente no. Nella prima metà del Novecento la colazione, fatta spesso dopo diverse ore di lavoro, era composta da una zuppa di pane e latte con aggiunta a volte di cioccolato o caffè, in alternativa fagioli, cipolla, formaggio e pane.
Nel 1964 è nata la famosa crema spalmabile al cacao e nocciole e insieme al caffè sono diventati parte integrante delle tavole degli italiani oltre a biscotti e altri prodotti da forno. Negli anni successivi cresce il consumo e la realizzazione di prodotti industriali zuccherati (merendine, creme, corn-flakes glassati, ecc) e si arriva così, in un batter d’occhio agli anni ’90, anni in cui l’industria alimentare decide di puntare sulla salute e promuove nuovi prodotti integrali, con pochi zuccheri e pochi grassi. Si diffonde così la “moda” della crusca, del latte scremato e dei fiocchi di latte; per arrivare poi ai giorni nostri in cui la colazione dolce è radicata nelle nostre abitudini quotidiane.
Ok ma cornetto e cappuccino quando si sono insediati nelle nostre abitudini? In realtà l’origine del cornetto, o croissant, è un po’ viennese e un po’ parigina e il cappuccino deriva da una storiella che voglio raccontarvi. Il frate cappuccino Marco d’Aviano, nel 1683, fece aggiungere del latte molto caldo al suo caffè, giudicato troppo amaro, questa nuova bevanda assunse lo stesso colore del suo saio e prese appunto il nome di “cappuccino”. Solo con l’avvento del XXI secolo si diffuse la moda della colazione al bar: seduti, rilassati, coccolati. Chi meglio di noi italiani sa apprezzare un buon pasto?
Quando parliamo di colazione salata ci viene sempre in mente la colazione all’inglese: uova, bacon, salsicce, fagioli e funghi! Ma non è solo questo. Partiamo dall’inizio. Prima di tutto la colazione, lo sappiamo, è bene che sia abbondante, in questo modo ci permette di affrontare la mattina di lavoro, di studio o di vita, senza cali di zuccheri e sensazioni di fame improvvise. Questo perché non si manifesta il picco glicemico dato invece da una colazione prevalentemente a base di alimenti zuccherati ma, al contrario, i nutrienti entrano in circolo più gradualmente e ci forniscono energia “continua” per diverse ore.
La colazione salata non è solo il tramezzino con il prosciutto. Ci sono tante varianti per iniziare al meglio la giornata! Possiamo anche associare dolce e salato insieme, bilanciare gli alimenti per renderla dolce ma con un indice glicemico molto inferiore, non deve essere per forza SOLO salata ma equilibrata. Eccovi dieci esempi:
- Muffin salati alle verdure
- Treccione con prosciutto e formaggio
- Omelette prosciutto e formaggio
- Pane tostato con avocado e uova alla coque
- Pane tostato, avocado e salmone
- Pane tostato con ricotta e marmellata (si, non è salata, ma è un’ottima alternativa ai biscotti!)
- Pane tostato con hummus di ceci
- Fette biscottate con crema 100% frutta secca
- Porridge di avena con frutta secca, semi di chia e mirtilli freschi
- Bagel con salmone affumicato, avocado e formaggio spalmabile
Andiamo nel dettaglio delle calorie per capire meglio di cosa stiamo parlando:
Colazione dolce esempio: 200 ml latte intero + 1 caffè + 1 cucchiaino di zucchero + 4/5 biscotti (circa 40 g) = 350 kcal di cui il 31% proveniente da zuccheri semplici
Colazione neutra/salata esempio 1: 1 caffè + 1 yogurt + 50 g pane tostato + 1 uovo + 30 g avocado = 350 kcal di cui il 7% proveniente da zuccheri semplici
Colazione neutra esempio 2: 1 caffè + 1 yogurt + 50 g Pane + 50 g Ricotta + 2 cucchiaini di Marmellata = 350 kcal di cui il 20% proveniente da zuccheri semplici
Oltre alla percentuale di zuccheri che è nettamente inferiore, la quantità di alimenti ingeriti è superiore! Prova a pensare, cosa ti dà più soddisfazione? Pochi biscotti o un pasto abbondante?
Cambia la tua colazione insieme a me!
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